SQUALI E ATTACCHI: Comprendere e convivere

Pubblicato il 9 gennaio 2025 alle ore 19:00

Il recente attacco mortale di uno squalo a Marsa Alam, in Egitto, ha riacceso l'attenzione sul rapporto tra esseri umani e squali nel Mar Rosso e nel Mediterraneo. Il 29 dicembre 2024, Gianluca Di Gioia, un turista italiano di 48 anni, ha perso la vita mentre faceva snorkeling, vittima di un attacco attribuito a uno squalo tigre. 

Le Cause dietro gli attacchi

Gli attacchi di squali agli esseri umani sono eventi rari, ma quando si verificano, sollevano interrogativi sulle loro cause. Fattori come il cambiamento climatico, la diminuzione delle risorse ittiche e l'invasione degli habitat naturali degli squali da parte dell'uomo possono contribuire a questi incidenti. In particolare, la pesca intensiva riduce le prede disponibili, spingendo gli squali a cercare cibo più vicino alle coste. 

L’Errore umano

Il comportamento umano può involontariamente aumentare il rischio di incontri pericolosi con gli squali. Pratiche come l'alimentazione degli squali a scopo turistico, lo snorkeling o le immersioni in aree non controllate e l'assenza di adeguate misure di sicurezza possono attirare questi predatori verso le zone frequentate dai bagnanti. Nel caso di Marsa Alam, l'attacco è avvenuto al di fuori dell'area di balneazione, a circa 50 metri dal pontile, suggerendo una possibile violazione delle norme di sicurezza. 

Lo squalo: predatore o vittima?

Nonostante la percezione comune, gli squali raramente attaccano gli esseri umani. Al contrario, sono spesso vittime delle attività umane. La pesca illegale e il commercio di pinne di squalo hanno portato molte specie sull'orlo dell'estinzione. Nel Mediterraneo, oltre la metà delle specie di squali e razze sono minacciate, con alcune a rischio critico. 

Immagine generata da DALL-E

Il lato scientifico

Secondo gli esperti, gli squali non vedono gli esseri umani come prede naturali. Gli attacchi possono derivare da errori di identificazione o comportamenti provocatori da parte delle persone. È fondamentale comprendere il comportamento di questi animali per prevenire incidenti. Ad esempio, evitare di nuotare in acque profonde al di fuori delle aree designate e non attirare gli squali con cibo sono misure preventive efficaci. 

Strategie di convivenza

Per ridurre il rischio di incontri pericolosi, è essenziale adottare misure preventive. Le autorità dovrebbero implementare sistemi di monitoraggio e informare adeguatamente i turisti sui comportamenti da evitare. I bagnanti, da parte loro, dovrebbero rispettare le indicazioni, evitare di nuotare in aree non sorvegliate e astenersi dal nutrire gli squali. La convivenza pacifica è possibile attraverso l'educazione e il rispetto degli ecosistemi marini.

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